Influenza 2013

E’ già allarme influenza?

Ampia risonanza mediatica hanno avuto le dichiarazioni del Presidente dell’Associazione dei Microbiologi Italiani sulla probabilità che l’influenza della prossima stagione invernale 2012-2013 sia significativamente più aggressiva di quella delle due ultimi inverni.


La previsione si basa sull’identificazione dei virus “americani” che ci colpiranno: ci sarà il solito A/H1N1 (quello della pandemia che nel 2009 ha fatto più di mezzo milione di morti), ma ci saranno anche un ceppo B e un H3N2, relativamente “nuovi” nel panorama virale.

E’ noto che il virus dell’influenza è un trasformista ed è abile a modificarsi per dribblare il nostro sistema immunitario:ora, dopo due anni in cui è rimasto sostanzialmente stabile, si è “associato” con questi ceppi, sostanzialmente sconosciuti al nostro organismo.

Quindi anche coloro che avevano una buona attrezzatura immunologia nei confronti dell’H1N1 avranno buone probabilità di essere colpiti.


Naturalmente fare previsioni attendibili sulla gravità della prossima influenza è assai aleatorio, considerando che oltre al virus tantissimi altri fattori, a partire dal clima, interferiscono con l’estendersi della malattia (e molte volte gli allarmismi troppo precoci sono stati completamente smentiti dai fatti!).

A buon conto quest’anno c’è un motivo in più per ricorrere al vaccino, che sarà allineato a queste previsioni e conterrà i ceppi 2010/11 A/California/7/2009 (H1N1), che era già presente anche l’anno scorso, l’A/Victoria/361/2011 (H3N2) – Nuova variante e il B/Wisconsin/1/2010 – Nuova variante.


I candidati sono naturalmente sempre i soliti: anziani, malati cronici, persone defedate: bisogna però tenere conto del fatto che nella pandemia del 2009 l’80% dei decessi si è verificato negli under 65.

Insomma, salvo casi speciali, non c’è mai un buon motivo per non vaccinarsi!