Asma

Che cosa è l’asma?

Nel linguaggio comune il termine asma è spesso valutato come sinonimo di affanno, dispnea, difficoltà di respiro: Omero lo usò per descrivere il soffocamento di Ettore con sputi di sangue e ancora nel secolo scorso si parlava di asma cardiaco, per indicare la dispnea dei cardiopatici.

In medicina l’asma è invece una malattia infiammatoria dei bronchi caratterizzata da ostruzione bronchiale generalmente reversibile (spontaneamente o con terapia) con una storia di sintomi respiratori (sibili), difficoltà di respiro, costrizione toracica e tosse, variabili nel tempo e nell’intensità.

E’ una malattia complessa coinvolgente numerose cellule e mediatori chimici, con una base genetica sulla quale agiscono svariati fattori ambientali, che ne condizionano l’andamento.

I geni in causa nell’ asma sono numerosi, non tutti ben conosciuti: è verosimile che più alterazioni di geni diversi conferiscano la suscettibilità alla comparsa di asma.

Su questa predisposizione genetica diversi fattori (allergeni, virus) inducono il quadro infiammatorio cronico che causa una iperreattività bronchiale permanente. A questo punto, infine, il quadro dei sintomi e dell’ostruzione bronchiale è scatenato da fattori diversi ( ancora allergeni e virus, ma anche esercizio fisico, aria fredda, irritanti inalati, reflusso gastroesofageo, rinite).

L’allergia (vedi capitolo) compare dunque sia come possibile causa dell’iperreattività cronica sia come possibile fattore scatenante e quindi si presenta come una causa rilevante di asma. Rilevante, ma non esclusiva: se non è comparsa l’iperreattività bronchiale cronica, la sola allergia non scatena l’asma, come dimostrano i molti rinitici allergici senza asma.

Anche l’allergia ha poi la sua base genetica: se si ha un genitore allergico si hanno 40 probabilità su cento di diventare allergico, se i genitori sono entrambi allergici le probabilità salgono al 70% (contro il 10% di chi non ha genitori allergici).

Gli allergeni più comuni sono:

  1. Gli acari della polvere sono presenti soprattutto negli effetti letterecci e sono presenti tutto l’anno, al di sotto dei 1500 m. di altitudine
  2. I pollini di varie erbe ed alberi sono allergizzanti: possono scatenare sintomatologia nei luoghi in cui si trovano, nel periodo in cui si disperdono nell’ambiente (v. tabella)
  3. Forfore animali(gatto, cane, ma anche cavallo e altri animali)
  4. Muffe

Essi sono in grado di scatenare oculo-riniti, dermatiti e – in presenza di iperreattività bronchiale – anche attacchi asmatici; possono essere documentati con appositi test.

L’aspirina e altri farmaci anti-infiammatori sono in grado di scatenare l’asma in persone predisposte, con un meccanismo non allergico

Diagnosi asma

I sintomi dell’asma sono molto evidenti durante un attacco acuto (sibili, dispnea, tosse), sfumati o assenti al di fuori delle crisi.

La spirometria documenta agevolmente il quadro ostruttivo durante gli attacchi: la diagnosi di asma diventa assai probabile se il livello di broncostruzione si riduce significativamente dopo l’inalazione di un broncodilatatore. La spirometria può essere normale tra una crisi asmatica e un’altra: in questo caso la presenza di iperreattività bronchiale può essere svelata dal test alla metacolina, basato sull’inalazione di una sostanza che aumenta l’ostruzione bronchiale solo alle persone sensibili.

Terapia asma

Il concetto di base nella cura dell’asma deve essere il controllo assoluto dei sintomi, ottenibile

  1. con l’allontanamento delle cause che la inducono, se possibile: allontanamento dagli allergeni e dai bronco-irritanti; terapia iposensibilizzante dell’allergia, blocco degli anticorpi allergici (IgE)
  2. con l’impiego di farmaci che agiscono sull’infiammazione bronchiale (cortisonici inalatori ed eventualmente orali), antileucotrienici , che interrompono cascate di mediatori pro-infiammatori
  3. con l’impiego di farmaci inalatori attivi sulla broncostruzione, a durata d’azione breve ma rapida nei momenti acuti, prolungata nel tempo nel mantenimento